Tecniche di
rilassamento
TECNICHE DI RILASSAMENTO: Training autogeno e Jacobson
TRAINING AUTOGENO:
Il Training Autogeno è una tecnica di rilassamento ideata nella prima metà del ventesimo secolo da Johannes Heinrich Schultz, neurologo e psichiatra, nato nel 1884 a Gottingen.
Con il termine Training Autogeno (T.A.) Schultz definì un metodo di autorilassamento attraverso la concentrazione mentale, il quale consente di alleviare tensioni sia psichiche che corporee.
Come indica il nome stesso, il Training Autogeno è una tecnica di allenamento che “si genera da sé”, ovvero l’individuo la mette in pratica in prima persona sotto la guida di un esperto (solo per la prima esecuzione di ciascun esercizio). Il Training Autogeno, infatti, è costituito da 6 esercizi standard, che si riferiscono a sei distretti fisiologici: muscolare, vascolare, cardiaco, respiratorio, addominale e cefalico e da uno propedeutico: esercizio della calma.
Il T.A. quindi è una tecnica che, una volta appresa attraverso un allenamento (training), potrà essere attuata autonomamente (autogeno) senza la presenza del conduttore ogni qual volta se ne sentirà il bisogno.
Unica condizione è l’allenamento quotidiano da svolgersi a casa per tutto il periodo dell’apprendimento.
Gli esercizi del T.A. di base si dividono in:
– esercizio della pesantezza: produce uno stato di rilassamento muscolare, ovvero di rilassamento dei muscoli striati e lisci;
– esercizio del calore: produce una vasodilatazione periferica con conseguente aumento del flusso sanguigno;
– esercizio del cuore: produce un miglioramento della funzione cardiovascolare;
– esercizio del respiro: produce un miglioramento della funzione respiratoria;
– esercizio del plesso solare: produce un aumento del flusso sanguigno in tutti gli organi interni;
– esercizio della fronte fresca: può favorire l’eliminazione di eventuali mal di testa, poiché produce un leggera vasocostrizione nella regione encefalica.
La tecnica rappresenta una delle migliori azioni preventive per varie forme patologiche, sia fisiche che psichiche. Inoltre si può dire che non esiste malattia che non possa trarre grande beneficio dal Training Autogeno.
Per cosa è indicato il TA:
Il Training Autogeno è una delle migliori tecniche di prevenzione di varie forme patologiche psicofisiche. I cambiamenti a livello psicologico sono strettamente connessi a quelli ottenuti a livello fisiologico: il T.A. equilibra il Sistema Nervoso Vegetativo attraverso una messa a riposo del Simpatico, il sottosistema responsabile di buona parte delle attivazioni fisiologiche (aumento battito cardiaco, innalzamento della pressione sanguigna, aumento del tono muscolare, accelerazione del ritmo respiratorio, rallentamento delle funzioni digestive…)
Inoltre, con l’esercizio, i muscoli, che influenzati negativamente dalla nostra volontà, possono essere sottoposti a contratture protratte nel tempo, vengono gradualmente sottratti a questo controllo negativo. Anche il Sistema Endocrino, che esercita un ruolo importante nel regolare fisiologicamente l’umore, trae giovamento dall’allenamento autogeno, in quanto esso consente ad esempio un rilascio più limitato di adrenalina nel sangue e quindi di risentire meno degli effetti negativi associati all’ingresso massiccio di questo neurotrasmettitore in circolo.
Di seguito un elenco di disturbi in cui la tecnica del training autogeno è particolarmente indicata:
Gastrite
Colon irritabile
Stipsi o stitichezza
Colecistopatie
Tachicardia sinusale
Bradicardia
Cefalea vasomotoria
Dismenorrea
Iper eccitabilità neuro muscolare
Tic
Iperidrosi ed efidrosi
Asma
Il training autogeno viene utilizzato anche in Psicoterapia.
E particolarmente indicata:
Nevrosi d’ansia
Fobie
Disturbi della sessualità
Disturbi alimentari
Turbe del sonno
Balbuzie
In Ostetricia (nella psicoprofilassi al parto è stata utilizzata in Italia a partire dagli anni ’60. Viene generalmente suggerita la tecnica che utilizza 3 esercizi di cui 2 fondamentali: pesantezza e calore ed 1 complementare: il respiro)
APPLICAZIONI NON CLINICHE
per riordinare bionomicamente (seguendo cioè le leggi della vita) l’esperienza che l’individuo ha vissuto e che sta vivendo e concorrere allo sviluppo vitale così com’è previsto in natura favorendo in modo preventivo il benessere e l’equilibrio biologico. Di seguito elenchiamo gli effetti positivi di questa tecnica di prevenzione:
Autosedazione o smorzamento della risonanza emotiva (stress)
Recupero delle energie fisiche e psichiche personali
Regolazione vasomotoria
Potenziamento delle capacità mnemoniche
Introspezione e presa di coscienza di sé
Armonia
Recupero rapido delle energie psico-fisiche
Riduzione dell’aggressività
Miglioramento dell’efficienza
Riattivazione dell’iniziativa personale
Maggiore adattamento alla realtà
In Hoffmann “Manuale del Training Autogeno” sono presentati casi di grandi artisti che hanno prodotto opere dopo uno stato di rilassamento.
Miglioramento della concentrazione
Maggiore scioltezza e naturalezza
Eliminazione di errori e fattori di disturbo (agitazione…)
Riduzione dell’ansia pre-manifestazione e dello stress da prestazione
Comparsa spontanea di materiali mnestici
Sviluppo della capacità di fissazione nell’allenamento mnemonico
La Tecnica del Training autogeno è indicata anche a scuola per una serie di effetti positivi che andiamo a sottolineare.
Scaricamento dell’ansia e dell’emotività
Recupero della capacità di concentrazione e di memorizzazione
Riduzione dei riflessi psicosomatici
Maggiore serenità e distacco dai problemi
Superamento dell’ansia d’attesa pre-agonistica
Compensazione dell’eventuale riduzione di sonno
Riduzione del ritmo respiratorio
Maggiore scioltezza nelle prestazioni
Diminuzione del rischio di contratture muscolari