Psicoterapia
Psicoanalitica
Una splendida opera d’arte riassumibile come “un percorso di conoscenza di sé”; la conoscenza è trasformazione, i grandi mutamenti avvengono quando si lascia entrare qualcosa che non si capisce, conoscenza che porta trasformazione e cambiamenti anche strutturali.
Una psicoterapia psicoanalitica è essenzialmente un’esperienza: L’analisi é qualcosa di irripetibile, di non riproducibile e di poco descrivibile, che scaturisce dall’incontro tra due persone (all’interno di un setting) e dalla disponibilità di entrambi.
E qualunque sia l’orientamento, la differenza tra una buona psicoterapia e una cattiva psicoterapia dipende per buona parte dalla relazione terapeutica.
Il risultato auspicabile della psicoterapia psicoanaitica varia da un paziente all’altro, siamo molto lontani dal modello medico in cui a una diagnosi corrispondono una prognosi, una terapia e un esito (più o meno probabile).
Ogni depressione è diversa, ogni fobia è diversa, ogni sintomo o disagio che viene portato è peculiarmente inscritto nella storia della persona e nel suo carattere.
La psicoterapia psicoanalitica lavora “su misura” una sorta di Tayloring come la definisce Erikson.
Ideata da S. Freud alla fine del secolo scorso, ha diversi grandi pregi:
- Riesce ad arrivare alla conoscenza di gran parte del materiale inconscio:
Questo significa rendere una persona più consapevole delle motivazioni che la spingono ad agire contro il proprio apparente interesse (Es: “incontro sempre le persone sbagliate” oppure: “chissà perché mi blocco”, o ancora: “avrei voluto dire o fare la tal cosa e invece, come una stupida, ho detto o fatto la tal altra” eccetera). La consapevolezza mette la persona nella condizione di scegliere, quindi di gestire la propria vita in modo più maturo e più libero. - Affronta la causa, più che il sintomo. L’obiettivo inconscio è spesso la causa del conflitto nevrotico, cioè rappresenta il responsabile della formazione dei sintomi. Per questo la psicoanalisi riduce l’attenzione ai sintomi e agisce per ridimensionare o eliminare le cause che li hanno provocati. Come dire: “curare la radice per guarire la pianta”.
- Rispetta i tempi del paziente. Per capire le cause dei conflitti bisogna ripercorrere le tappe della formazione della personalità, senza forzature. Le resistenze che il paziente oppone non possono essere forzate più di tanto, se non a rischio di fare danni, quindi è importante rispettarle, come fa la psicoanalisi.
- Non giudica. La conoscenza è possibile se non esiste giudizio sul materiale conscio e inconscio, di qualunque natura sia. Fantasie, azioni subite o fatte, pensieri, emozioni, tutto è materiale di libera indagine, che porta il soggetto a capire chi è e che cosa vuole veramente. Questa è una garanzia poco conosciuta ancora dall’utenza, ma di grande importanza.