Psicodramma
Lo Psicodramma è un metodo psicoterapeutico che appartiene all’ambito delle terapie di gruppo, ideato da Jacob Levi Moreno nel 1921. Esso ricorre al gioco drammatico libero, e mira a sviluppare attivamente la spontaneità dei soggetti. L’essenza di questa terapia consiste nell’esteriorizzazione rappresentativa dei vissuti personali, mediante le improvvisazioni sceniche fino alla catarsi, e la loro analisi, operata da uno psicoterapeuta, “direttore del gioco”.
Lo psicodramma porta il problema al centro del gruppo attraverso l’azione, anzi le azioni del protagonista aiutato dagli Io ausiliari.
Una psicoterapia individuale in gruppo e di gruppo con l’ausilio di semplicissime rappresentazioni, suggerite di volta in volta dallo psicoterapeuta.
Il gioco è utilizzato per ri-vitalizzare le esperienze personali che vengono messe in scena attraverso sogni oppure frammenti significativi della vita dei partecipanti.
Lo Psicodramma Analitico è particolarmente proficuo nell’ intervento sui gruppi istituzionali (per esempio nelle cliniche, ospedali, carceri, altre comunità ecc.).
Questo intervento ha lo scopo di facilitare l’elaborazione di eventuali conflittualità, che possono emergere nel lavoro clinico e d’equipe, poiché il personale lavorativo potrebbe risentire a livello affettivo di frustrazioni psicosociali ed interpersonali (legate alle difficoltà lavorative ed intrapsichiche) connesse ad affetti che riguardano il passato individuale e che possono essere immesse inconsapevolmente e proiettate nel campo istituzionale. Esempi possono essere offerti dal fenomeno del distress del bullismo, burnout, mobbing, etc.
Anche nelle aziende che non producono sanità, ma beni materiali, lo Psicodramma Analitico può operare con competenza professionale. Gruppi di persone che lavorano in vari ruoli nell’organigramma aziendale possono riunirsi in un gruppo di lavoro e cercare sotto la conduzione professionale specialistica dello psicodrammatista analitico di creare le condizioni per una buona elaborazione delle difficoltà. Tali assimilazioni psichiche possono favorire il lavoro, aumentandone di conseguenza la produzione e la redditività per effetto della diminuzione del distress. Fenomeni inconsapevoli come il mobbing e il burnout, la timidezza, l’insicurezza o il viversi sotto un perenne esame castrante, dovrebbero essere affrontati con serenità al fine di favorirne oltre che l’elaborazione, anche la liberazione da una certa prigionia che può risultare da residui affettivi del passato.
Lo spettro inconscio di una famiglia apparentemente buona, ma in realtà pretenziosa e severa, potrebbe ostacolare inconsapevolmente l’attività del soggetto o del gruppo. Attraverso il lavoro psicodrammatico si riesce a sbloccare e ad offrire libertà nel campo operativo attraverso un’attività dinamica-creativa.